Combattere la povertà energetica con il progetto Power Up

Articolo a cura di 
Rosa di Cagno

Negli ultimi anni, l'argomento della povertà energetica ha guadagnato maggiore rilevanza a causa di varie crisi, tra cui la pandemia, la crisi economica e la crisi energetica, questa ultima aggravata dalla guerra tra Russia e Ucraina.

In un momento in cui l'Italia e l'Europa stanno cercando di riformare in modo strutturale il loro sistema energetico, che è ancora fortemente dipendente dai combustibili fossili, al fine di affrontare le numerose crisi del nostro secolo, come quelle climatiche, sociali ed economiche, la questione della povertà energetica assume una rilevanza senza precedenti.

Cos'è la povertà energetica

Il modello di sviluppo che ha contribuito a questa situazione è ormai considerato insostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico e sociale. La povertà energetica è definita dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) come la difficoltà nell'acquistare un livello minimo di beni e servizi energetici o come una situazione in cui l'accesso a tali servizi richiede una parte eccessiva delle risorse disponibili, sia in termini di spesa che di reddito, rispetto a quanto socialmente accettabile.

Questo fenomeno è il risultato di tre principali fattori: il costo elevato dell'energia, il basso reddito familiare e l'inefficienza energetica delle abitazioni e degli elettrodomestici.

Il progetto Power Up nei territori vesuviani


Il progetto CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) nei territori vesuviani, sostenuto finanziariamente dall'Unione Europea si pone l'obiettivo di promuovere la sostenibilità e il futuro attraverso l'iniziativa denominata "Power Up."

L'Ufficio Comune di Sostenibilità Ambientale (U.C.S.A.) è un partner chiave di questo progetto europeo chiamato "POWER UP: Il catalizzatore per l'innovazione sociale nel mercato dell'energia." L'obiettivo principale del progetto è sviluppare azioni per combattere la povertà energetica e ridurre il consumo energetico.

Il progetto si basa sull'idea che la produzione di energia da fonti rinnovabili possa portare benefici economici, sociali ed ambientali ai territori e, in particolare, alle famiglie più bisognose. Questo aiuterà ad affrontare la crisi energetica attuale e i costi elevati delle forniture.

Il sistema attuale dei servizi energetici sta aggravando la situazione delle famiglie vulnerabili, generando non solo difficoltà finanziarie ma anche impatti negativi sulla loro salute e benessere sociale. L'obiettivo, dunque, è di creare comunità energetiche rinnovabili che porteranno vantaggi sia economici per le famiglie che sostenibili per l'ambiente.

Inizialmente, il progetto partirà con due sperimentazioni a San Giuseppe Vesuviano ed a Palma Campania, entrambi comuni che fanno parte dell'U.C.S.A. Dopo una fase iniziale di sensibilizzazione e illustrazione degli obiettivi, si passerà alla fase di co-creazione del progetto con le famiglie che vivono in grandi condomini e desiderano partecipare. Questo processo mira a definire un modello di produzione autonoma di energia rinnovabile per aumentare l'indipendenza energetica ed efficienza.

Per promuovere non solo una trasformazione nel settore energetico locale, ma anche un cambiamento culturale, cercando di modificare le percezioni e gli atteggiamenti della cittadinanza riguardo all'uso e al risparmio energetico, l'U.C.S.A. ha organizzato dei workshop aperti alla comunità nei comuni pilota del progetto Power Up tra il 3 e il 10 ottobre.

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