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9/10/2023

Ottobre rovente, ondate di calore fuori stagione colpiscono il mondo

Articolo a cura di 
Rosa di Cagno

L'IPCC, il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, ha da tempo messo in guardia riguardo alla crescente frequenza delle ondate di calore fuori stagione, attribuite ai cambiamenti climatici causati dall'attività umana. Questo fenomeno sta diventando sempre più comune in molte parti del mondo, tra cui Europa, Australia e Nord America, con effetti dannosi per l'umanità e per la vegetazione.

Il 30 settembre, come di consueto, il Ministero della Salute ha pubblicato bollettini sulle ondate di calore. Tuttavia, il 1 ottobre a Firenze sono stati registrati 33,2 gradi centigradi, stabilendo un nuovo record che non sorprende più di tanto, poiché questo tipo di eventi climatici estremi sta diventando sempre più comune a causa dell'emergenza climatica che stiamo vivendo. Questa intensa calura toscana è attribuibile a un anticiclone subtropicale che sta influenzando non solo Firenze, ma anche molte altre regioni italiane. Da Genova a Napoli, molti centri urbani stanno vivendo temperature superiori ai trenta gradi, ben al di sopra delle medie stagionali.

Questo caldo insolito, talvolta denominato "ottobrata", è una conseguenza dell'effetto combinato tra il fenomeno climatico El Niño e il riscaldamento globale, che potrebbe rendere il 2023 l'anno più caldo mai registrato, superando il 2016. Luglio del 2023 è stato il mese più caldo mai registrato, e giugno e agosto hanno stabilito record di calore.

Le zone di alta pressione stanno influenzando anche l'America settentrionale, con conseguenze come l'annullamento della Medtronic Twin Cities Marathon a causa delle condizioni meteorologiche estreme. Nel Midwest degli Stati Uniti e nella regione dei Grandi Laghi del Canada, le temperature sono notevolmente superiori alla media.

Anche in Australia, di solito in primavera, le temperature sono più elevate del normale nel 2023, con picchi di calore che superano i trentacinque gradi in molte regioni. Secondo la meteorologa Christine Berne, con i cambiamenti climatici, le ondate di calore si verificano sempre più spesso al di fuori dei mesi estivi tradizionali, estendendosi fino a settembre e persino a ottobre.

L'indice di cambiamento climatico (CSI) mostra già come il riscaldamento globale di origine antropica stia influenzando le temperature quotidiane. Il 2 ottobre 2023 a Milano, una temperatura massima di oltre ventotto gradi è stata resa cinque volte più probabile a causa del riscaldamento globale.

Queste ondate di calore in autunno, oltre a essere fastidiose e a favorire la proliferazione di zanzare, potrebbero avere gravi conseguenze sulle coltivazioni, sul suolo e sulla biodiversità. Secondo Franco Miglietta del Cnr, potrebbero favorire lo sviluppo di insetti dannosi come la mosca dell'olivo. Giorgio Vacchiano, esperto in gestione forestale, ha evidenziato come l'eccesso di calore autunnale possa influenzare la dormienza delle piante e l'attività degli insetti parassiti, aumentando ulteriormente la loro pressione.

Le temperature globali medie per i tre mesi estivi (giugno, luglio, agosto) del 2023 hanno raggiunto livelli senza precedenti secondo le osservazioni effettuate dall'Osservatorio europeo Copernicus, suggerendo che il 2023 potrebbe segnare una svolta come l'anno più caldo mai registrato.

"Sulla base delle evidenze dell'eccessivo riscaldamento della superficie degli oceani, è plausibile affermare che il 2023 rappresenterà probabilmente il periodo più caldo (...) mai sperimentato dall'umanità", ha affermato Samantha Burgess, vice responsabile del servizio per i cambiamenti climatici (C3S) di Copernicus.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha lanciato un allarme sull'attuale situazione climatica: "Il nostro pianeta ha appena affrontato una stagione estiva senza precedenti per il suo calore: l'estate più calda mai registrata. È evidente che stiamo assistendo all'inizio di una crisi climatica."

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