Amministrazioni

13/12/2023

L'accordo storico della COP28 segna la fine dell'era dei combustibili fossili

Articolo a cura di 
Rosa di Cagno

La Cop28 ha approvato il testo finale, includendo l'accordo sul Global Stocktake, una revisione degli impegni presi dagli Stati firmatari dell'accordo di Parigi. La conferenza a Dubai si è conclusa con una sorprendente approvazione in meno di tre minuti da parte del presidente controverso Sultan Al-Jaber. La rappresentante di Samoa ha sollevato critiche sulla procedura, ma la plenaria ha reagito con una standing ovation di tre minuti.

Il testo rappresenta un compromesso sulla transizione dai combustibili fossili, introducendo la parola "fossil fuels" per la prima volta, indicando una possibile fine dell'era di tali fonti energetiche. L'articolo 28 enfatizza la necessità di una transizione equa e ordinata lontano dai combustibili fossili, accelerando le azioni entro il 2050 in linea con la scienza.

La nuova versione del Global Stocktake è stata resa pubblica all'alba, frutto di intense consultazioni notturne con l'obiettivo di correggere la precedente versione, considerata inaccettabile da molti Paesi, specialmente da quelli che già subiscono gli impatti del riscaldamento globale. Durante la plenaria del mattino, il presidente Al-Jaber ha presentato il nuovo testo, definendolo "storico" per la prima menzione esplicita dei combustibili fossili. Tuttavia, ha sottolineato l'importanza delle azioni concrete rispetto alle mere dichiarazioni, rimarcando l'urgenza di agire senza ulteriori indugi per porre fine all'uso dei combustibili fossili.

L'accordo include punti chiave come la triplicazione della capacità di energia rinnovabile e il raddoppiamento dell'efficienza energetica entro il 2030. Tra gli obiettivi principali, vi è l'accelerazione dell'eliminazione graduale dell'energia prodotta dal carbone e la transizione dai combustibili fossili verso sistemi energetici a zero emissioni nette entro il 2050.

Viene riconosciuta la necessità di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, richiedendo significative riduzioni delle emissioni globali di gas serra entro il 2030 e il 2035. Il picco massimo delle emissioni di carbonio dovrebbe essere raggiunto entro il 2025, con una flessibilità per alcuni Paesi come la Cina.

Restano tuttavia dubbi sulle tecnologie come la cattura e lo stoccaggio del carbonio, evidenziando la necessità di azioni concrete in questo decennio.

Il compromesso evidenzia la complessità degli interessi coinvolti, ma il testo segna un possibile inizio della fine dell'era dei combustibili fossili, introducendo concetti chiave come la transizione e l'accelerazione delle azioni climatiche.



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